29/04/2024
Direttore: Franco Liistro

Jean- Eric Vergne (DS Automobiles) domina sul circuito di Berna e ipoteca il titolo della Formula E

Berna. Per ironia della sorte la corsa forse più bella dell’anno  si è disputata sulle strade  della capitale del Paese che da oltre 60 anni ha messo all’indice il motorsport : una barriera che è stata infranta dalla Formula E. Berna non è nuova però alle gare. Infatti, la città ospitò il Gran Premio della Svizzera dal 1933 al 1954 (Formula Uno, dal 1947 al 1954). Nota per il suo centro storico, circondato dal fiume Aare e dominato dalle spettacolari Alpi Bernesi, la città ha mantenuto le promesse di offrire  un'altra entusiasmante esperienza di gare.

Il circuito di Berna è caratterizzato da notevoli variazioni di altitudine. Con pendenze ripide e inclinazioni mai viste prima in Formula E, la gara aveva tutte le premesse  di essere emozionante e al contempo impegnativa. 

Con una lunghezza di 2.750 km, il circuito con 14 curve inizia a Laubeggstrasse, poi i piloti sfrecciano in senso antiorario oltre il parco Rosengarten, giù per la famosa Bärengraben, con una vista spettacolare sul fiume Aare e sul centro storico di Berna, che fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco. Per finire, i piloti salgono sul Grosser Muristalden in direzione di Schosshalde. L’unico neo è stato il primo tornante al termine del rettilineo di partenza, troppo stretto ad angolo di 45 gradi che prevedibilmente avrebbe generato un imbuto  e ammucchiamento di monoposto  Così è stato  e lara si è fermata per 44 minuti per poter districare le monoposto.

Dopo la ripartenza non accade molto. Va detto che, dalla ripartenza, manca Robin Frijns, a muro prima che creasse l’ingorgo a poche centinaia di metri dal via. D’Ambrosio lo manda in testacoda e la Envision Virgin è costretta ad alzare bandiera bianca. In testa la corsa è vissuta in pratica sul duello ravvicinato tra la DS di Vergne e la Jaguar di  Evans che  corre stabilmente dentro il mezzo secondo di gap, ma la pista di Berna è semplicemente troppo stretta per provare l’attacco.  

I due si sfidano giro dopo giro: Vergne non lascia mai lo spazio e respinge gli oltre trenta attacchi di Evans, a nulla serve anche il tentativo del pilota della Jaguar nel ricorrere  alla modalità attacco cercando di sorprendere il francese  guidato perfettamente dal box.

Stupenda battaglia tra i due leader della corsa ma alle loro spalle per 40 minuti è stata battaglia ancora più vera,  a movimentare  ci hanno pensato lo svizzero Sebastien Buemi che ci teneva a ben figurare davanti al suo pubblico (il prossimo anno ci sarà un secondo pilota della Confederazione, Neel Jani al volante della Porsche) e Andrè Lotterer  che partito in ottava posizione è arrivato a minacciare il terzo posto di Buemi dopo staccate e sorpassi da manuale ai danni di Bird e Gunther confermando di essere un grande pilota forse sottovalutato.

All’ultimo giro Evans, completamente rigenerato dopo il periodo di offuscamento attraversato dopo la vittoria a Roma, ha tentato  il tutto per tutto visto che per la pioggia battente Vergne si era fatto più prudente. Ha chiesto il massimo alla sua Jaguar arrivando ad affiancare il leader della gra e della classifica mondiale. In pratica un arrivo al fotofinish  ma Vergne  ha trovato lo spunto finale.

In ottica iridata, con la pole e la vittoria, Vergne vola alla volta di New York con 28 punti  di vantaggio su  Di Grassi che di punti ne ha raccolti solo 1, con il decimo posto in  rimonta, dalla diciottesima posizione dello start. A meno due gare dal termine, Vergne con 130 punti  precede il compagno di squadra Lotterer (98) e il pilota brasiliano (97) dell’ Audi. Appuntamento a New York per le due ultime gare.

A fine gara Andrè  Lotterer si è visto penalizzato di 22 secondi slittando in quattordicesima posizione finale,  per aver infranto l'articolo 37.1 del regolamento, non rispettando il semaforo rosso rientrando in pista dopo le riparazioni avvenute in seguito all'incidente della prima chicane

Ordine di arrivo:

Ordine di arrivo ufficiale:

1.Jean-Eric Vergne (DS) - DS Techeetah – 31 giri
2.Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar – 0.160
3.Sébastien Buemi (Nissan) – Nissan e.dams – 0.720
4.Sam Bird (Audi) - Virgin - 2’’996
5.Maximilian Gunther (Penske) - Dragon – 4’’625
6.Daniel Abt (Audi) - Audi Abt – 6’’930
7.Alex Lynn (Jaguar) - Jaguar – 9’’972
8.Felipe Massa (Venturi) - Venturi – 12’’310
9. Lucas Di Grassi (Audi) - Audi Abt – 13’’073
10. Stoffel Vandoorne (Venturi) - HWA – 13’’386
11.Alexander Sims (BMW) - BMW Andretti – 14’’714
12.Antonio Felix da Costa (BMW) - BMW Andretti – 13’’917
13.Jerome D'Ambrosio (Mahindra) - Mahindra – 21’’872
14.André Lotterer (DS) - DS Techeetah - 23''106
15.Tom Dillmann (NIO) - NIO – 40’’084
16.Oliver Turvey (NIO) - NIO – 46’’622
17.Gary Paffett (Venturi) - HWA – 1’22’’512 

Classifica Campionato Piloti:
1.Vergne 130 punti. 2. Di Grassi 98; 3.Evans 87; 4.Lotterer 86 5.Da Costa 82; 6.Frijns 81; 7.Buemi 76 8.Abt 75; 9.Bird 69; 10.D'Ambrosio 65.

Hanno detto:

Mark Preston, Team Principal DS TECHEETAH : « Jean-Éric era in gran spolvero oggi e merita questa vittoria,ma devo comunque congratularmi con tutto il team per il lavoro che ha portato a questo incredibile risultato. La situazione attuale ci vede ancora ai primi posti delle classifiche Piloti e Team, in vista della manche di New York, con rispettivamente 32 e 43 punti di vantaggio. Anche se sembra importante, questo gap non ti mette totalmente al sicuro in Formula E. Mancano ancora due gare e i punti da conquistare sono ancora molti. »

André Lotterer: «Questa penalità così pesante dopo il lavoro fatto per risalire in classifica è decisamente frustrante. È un duro colpo; i punti del quarto posto sarebbero stati preziosi nella lotta per il titolo. Ma non dobbiamo perdere la concentrazione e prepararci per New York, per chiudere in bellezza la stagione. »

Jean-Éric Vergne: « Il team ha lavorato così bene che sarebbe stato impossibile fare di meglio. Gli ultimi giri sotto la pioggia sono stati stressanti e sono stato prudente : era preferibile concludere secondi che finire contro un muro. Anche con la ferma intenzione di vincere, era necessario fare attenzione. Il week end è stato fantastico per il team con la pole position, la vittoria e qualche punto in più nei due campionati. È andato tutto bene e sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto. »

Mitch Evans: "In realtà passare era più difficile di quanto mi aspettassi, speravo di poter sfruttare meglio  la modalità di attacco  ma non si è concretizzata  una occasione, ero sempre vicino ma sarebbe stato piuttosto rischioso passare all'esterno alla curva 3 o in altri luoghi e Vergne stava difendendo bene:  è un buon difensore,  voglio ringraziare tutti nel team per avermi dato una grande macchina ed è bello essere sul podio, ma alla fine mi sentivo come se avessi il ritmo per vincere ".

Sebastien Buemi: "Penso che sia stata una giornata fantastica per me, anche se è solo un terzo posto. E’ stato fantastico avere la mia famiglia qui. Mi è stato detto che avevamo il tre per cento di energia in più ma non c'era  molto da fare,qui  è molto difficile sorpassare senza correre molti rischi e causare un incidente.Ho deciso di conquistare il terzo posto e le qualifiche sono state determinanti.A New York è di solito più semplice superare ... quindi dovrebbe fare un buon paio di gare finali ".

Jerome D’Ambrosio: "Abbiamo avuto un passo da gigante oggi in gara, è stata la vettura più veloce di tutta la stagione e mi sono sentito davvero a mio agio. E 'un vero peccato che non abbiamo potuto combattere perché penso che avremmo potuto essere in lizza per i primi sei posti. La cosa positiva è che abbiamo questa grande macchina e mireremo a mostrare cosa può davvero fare nelle ultime due gare a New York ".

Pascal  Wehrlein: "Mi è piaciuto correre qui a Berna; la pista è uno dei migliori circuiti di Formula E che abbia mai visto. In combinazione con il fatto che abbiamo avuto un buon passo per tutto il giorno e siamo partiti dalla seconda fila, è molto deludente che non siamo riusciti a trasformarlo in una posizione finale. Puntiamo ora a salire sul podio nelle ultime due gare.

 Il calendario 2019/20: debuttano Mercedes e Porsche

Londra. Con largo anticipo  gli organizzatori della Formula E  hanno annunciato il calendario della stagione 2019/2020, la sesta edizione, confermando un’efficienza che raramente si trova negli altri campionati.

15 gare in 12 delle città più progressiste al mondo in ben quattro continenti.  Da Seoul a Londra e con l'aggiunta di Porsche e Mercedes come team di costruttori a pieno titolo, la stagione 2019/20 della Formula E promette più combattimenti ruota a ruota, nuove regole e rivalità, più gare su strada in città e il calendario più completo fino a oggi.

La stagione più impegnativa di sempre delle corse elettriche prenderà il via con un doubleheader ad Ad Diriyah a novembre, per poi fare tappa per la prima volta nell'iconica città di Seoul a maggio, prima di tornare nella capitale britannica per la doppia gara di fine stagione su un esclusivo circuito all'aperto/al chiuso presso l'ExCeL London a luglio.La sesta stagione di Formula E vede Porsche e Mercedes-Benz partecipare al campionato come team di costruttori a pieno titolo, affrontando per la prima volta nella storia i rivali tedeschi della BMW e dell'Audi. La griglia si espande così  a un totale di 24 auto e piloti e più costruttori globali di qualsiasi altra categoria di corse. 

 "La prossima stagione promette di essere la più eccitante e attesa nella breve storia della Formula E ", ha dichiarato Alberto Longo, co-fondatore e vicepresidente della Formula E.

Dopo la doppia gara inaugurale della stagione ad Ad Diriyah a novembre, il campionato si dirige prima a Santiago in Cile e poi a Città del Messico e a Hong Kong  prima di tornare a Roma per il primo turno delle gare europee. Da lì, si torna alle affascinanti strade di Parigi prima di una sosta a Seoul e poi di nuovo a Berlino per l'ultima tappa europea prima del gran finale. Dopo Berlino, la Grande Mela è la penultima città prima dello spettacolare finale di stagione per le strade di Londra il 25 e 26 luglio.

"Più gare e nuovi volti. Guardando l'elenco delle città e delle capitali che supportano la Formula E e il movimento elettrico, è il calendario più lungo e completo fino a oggi", ha aggiunto Longo. 

Oltre al nuovo calendario 2019/20, la Formula E  ha apportato modifiche alle norme e ai regolamenti. Una novità per la stagione 2019/20 è che i piloti avranno a disposizione 10 kW di potenza aggiuntivi quando utilizzano la modalità d’attacco , passando da 225 kW a 235 kW. 

A differenza della stagione in corso, i piloti non potranno attivare la modalità d’attacco  quando sventola la bandiera gialla  o quando è in pista la safety car, il che significa che i piloti dovranno uscire dal traiettoria di gara per attivare la modalità d’attacco  in condizioni normali di gara, con il rischio di perdere posizioni.

Inoltre, per dare più importanza alla gestione dell'energia, con la safety car e la bandiera gialla, una quantità fissa di energia pari a 1 kWh al minuto per la durata del periodo di cautela verrà sottratta dall'energia totale rimanente in ogni auto. Ciò significa che i piloti non potranno più risparmiare energia guidando a velocità inferiori con la bandiera gialla  o dietro la safety car. Di conseguenza, ci saranno strategie più varie e gare con più combattimenti ruota a ruota dall'inizio alla fine.

Ci saranno anche più punti in palio nella stagione 2019/20, con un ulteriore punto assegnato al pilota più veloce nella fase a gruppi delle qualifiche. Il pilota che ottiene la  Pole Position si aggiudica altri tre punti e un punto viene assegnato al pilota che ha realizzato il giro più veloce tra i primi dieci piloti della classifica finale.

La FIA ha anche rilasciato maggiori dettagli sul ciclo esteso dell'auto Gen2, fino alla fine dell'ottava stagione. L'estensione di un'ulteriore stagione è stata concordata con i costruttori, tenendo conto della stabilità delle regole e del controllo dei costi. Tuttavia, durante questo ciclo possono essere apportati ulteriori aggiornamenti alle prestazioni dell'auto e modifiche ai regolamenti, tra cui un aumento di potenza, miglioramenti alla batteria e un'evoluzione del design e della carrozzeria.

"Con le modifiche apportate ai regolamenti sportivi, le corse potrebbero diventare ancora più intense e imprevedibili che mai", ha affermato Alberto Longo,"Dopo Berna il doppio e finale appuntamento  a New York, la lotta per il titolo è apertissima, ma non vedo l'ora di ricominciare ad Ad Diriyah a novembre".(Franco Liistro)