29/04/2024
Direttore: Franco Liistro

Verstappen …tra due guanciali firma il successo 17, Norris e Alonso sul podio, Leclerc subito ko, crolla la Mercedes

San Paolo. Sotto gli occhi di Bernie Ecclestone, ospite d’onore del promoter del Gran Premio del Brasile, Max Verstappen ha colto il 17° successo stagionale, il 52 ° in carriera ed ora il record di Vettel comincia a tremare. Una vittoria facile, tranquilla, ottenuta senza necessità di forzare cui è mancata solo la “medaglia” del giro più veloce che invece è stato appannaggio di Lando Norris che è stato il solo ad essere a spina nel fianco del campione olandese e che si sta confermando gara dopo gara grazie a una McLaren rinata nelle mani dell’ex ferrarista, Andrea Stella

Sul podio anche Alonso che si sta ritrovando dopo alcune gare anonime e bravissimo nel resistere agli assalti di Sergio Perez che ha giocato tutto sull’arrivo in volata ma il fotofinish ha premiato il campione spagnolo.

Nel complesso una gara noiosa, segnata già in partenza dal momento che allo spegnere dei semafori Verstappen è volato via, Norris più volte ha provato ad avvicinarsi grazie al DRS ma ogni volta l’olandese allungava senza lasciare dubbi sull’esito finale.

Una gara in cui oltre alla Red Bull, alla McLaren e alla Aston Martin sono venute alla ribalta anche l’Alpine di Gasly che nel finale sembrava corresse per la vittoria tanto era alto il suo ritmo e di Ocon che ha chiuso in zona punti alle spalle di un’Alpha Tauri cui i motoristi della Honda devono aver fatto una buona iniezione di…fiducia.

Frederic Vasseur a fine della gara Sprint aveva detto che tutto si giocava sulla gara lunga avendo avuto i necessari riscontri. Di certo il sesto posto finale di Carlos Sainz non è il risultato che lo accontenta perché a conti fatti il testa a testa con la Mercedes  per il secondo posto tra i Costruttori è praticamente lo stesso  e a fine campionato restano solo più gli appuntamenti di Las Vegas  e di Abu Dhabi  che sono gare solo domenicali.

Sainz ha fatto la sua gara onesta, un piazzamento meglio della sesta posizione era utopia visto anche ritmo che tenevano i primi. Il fatto grave, quello vero, che è lo specchio dello stato del team, è stato il forfait di Leclerc la cui monoposto nel giro di ricognizione ha accusato un problema idraulico (così ci hanno detto) e il monegasco è finito contro le barriere. Possibile che con tutte le verifiche che si fanno al box sia stata fatta uscire una monoposto in quelle condizioni?

Così la Ferrari non ha approfittato della giornata negativa (per essere eleganti) della Mercedes che ha chiuso con i punti e un poco esaltante ottavo posto  grazie al solo Hamilton mentre Russell nel finale è rientrato anticipatamente al box.  Dopo le recenti belle prestazioni  delle Stelle d’Argento ci si aspettava molto di più.

 Invece le monoposto del team di Toto Wolff sono sembrate sin dall’inizio non in grado di reggere il ritmo, sia con le gomme soft che con le medie il ritmo era da comparse, impotenti a reggere  gli assalti e i sorpassi di monoposto ben meno titolate.  Buon per la Mercedes che la Ferrari abbia subito perduto Leclerc limitando così i danni ma un crollo del genere non era certo pensabile. Peggio hanno fatto solo la Haas e la Sauber Alfa Romeo con Bottas e Zhou che hanno assistito a gran parte della gara dai box.

Hanno detto:

Frederic Vasseur: “Quanto accaduto a Charles Leclerc non è stato frustrante, è stato molto più di frustrante. Purtroppo è stato tradito da un problema tecnico al sistema che dirige il motore. A quanto pare si è spento e non ha potuto fare nulla. Non è certo stato un errore del pilota. Cos’è successo esattamente non l’abbiamo ancora capito. Cercheremo di analizzare tutto nelle prossime ore. La delusione di Charles? Capisco benissimo la sua reazione e questa sera ne parleremo. Penso che sarà di nuovo pronto e carico a Las Vegas. Carlos? 50 secondi da Verstappen sono un distacco enorme. Quando parti dietro sai che perderai terreno, quando poi non hai passo come oggi, tutto si complica”.

Max Verstappen:  “La gara di oggi ha visto le partenze come momento importante. Entrambe sono state impeccabili, dopodiché ho gestito le gomme fino alla fine. Siamo andati forte con ogni mescola e, specialmente nello stint centrale, ho avuto modo di costruire un bel gap sugli inseguitori . Oggi sono andato abbastanza bene, ma non c’è mai da distrarsi un secondo. Bisogna sempre gestire il consumo delle gomme e non puoi perdere la concentrazione”.

Lando Norris:  “Mi sono sentito molto bene alla guida oggi. Già ieri ero stato confortato dal mio passo e oggi mi sono confermato. Ho cercato di partire meglio e ci sono riuscito. Nel primo stint avevo gomme nuove, ma la Red Bull di Verstappen era più veloce e non ho avuto chance. Buon risultato il secondo posto “.

Fernando Alonso: “Per me i giri finali in cui Checo mi ha messo pressione sono stati come 30 giri. Quando mi ha superato mi sono detto che era andata e che non fosse più possibile il podio, ma lui frenava tardi in curva 1. A quel punto ci ho provato in curva 4, ed è stato fantastico per il team. Abbiamo faticato negli ultimi mesi e specialmente negli ultimi due GP con due ritiri, quindi questo podio è per loro e per tutti quanti in fabbrica. Continuiamo a lottare fino all’ultimo giro. Stiamo ancora imparando perché queste vetture sono molto complesse a livello aerodinamico. Abbiamo sperimentato qualcosa anche in vista dell’anno prossimo, e speriamo di competere ancora quest’anno dopo questo grande risultato”

Charles Leclerc: “La macchina ha perso l’idraulica. Come sono sfortunato. Il problema che ho avuto?  Ho perso l’idraulica del volante, quindi le ruote posteriori sono andate in bloccaggio per un fatto di sicurezza sul motore. Io non potevo fare nulla e sono finito a muro. Non ho nemmeno avuto modo di sfruttare la bandiera rossa per ripartire. Sono arrabbiato. Mi dispiace tanto quanto accaduto perchè tutto il weekend era stato impostato per fare bene oggi, invece torno a casa dopo 3 curve. Mi fa male e basta. Quest’anno non sono certo stato fortunato, dovrò fare un viaggio a Lourdes. Non so cosa fare. Io do tutto quando metto il casco. Tutti sanno che do il 150%, ma…fa male! Ne parleremo con il team e niente…”.

 Carlos Sainz: “Abbiamo finito la gara nella posizione che meritavamo. L’Aston Martin era un po’ più veloce di noi, come a Zandvoort: un circuito con curve più lunghe, un po’ di degrado e qui ha recuperato ritmo. McLaren e Red Bull di un altro pianeta, se fossimo partiti meglio forse potevamo lottare con Stroll, ma abbiamo avuto problemi con la frizione per tutto il weekend e questo ha condizionato le nostre partenze.Su questa pista sapevo che non sarebbe stato facile con la nostra macchina di quest’anno. Siamo andati meglio in qualifica, ma 71 giri su queste curve per gomme e bilanciamento erano difficili. Ripeto, come a Zandvoort, dove Alpine e Aston sono state forti, come oggi”

Sergio Perez: “È stata una bella lotta con Fernando. Non credo che con molti piloti sia possibile fare quelle manovre. È stata dura, ma divertente e alla fine è salito sul podio. Nel complesso è stata una buona gara. Lui aveva molto velocità in rettilineo, aveva meno carico e hanno trovato vantaggio da quello”.

Lewis Hamilton: “Non so se sia stato un problema di assetto, non ho modo di dire un singolo motivo per cui non siamo andati forte. Penso siano stati diversi. La macchina, senza usare giri di parole, non andava. E non andava in malo modo.Non so quale fosse il problema maggiore.Non avevamo carico aerodinamico ma, di pari passo, nemmeno andavamo sul rettilineo. Se ho ottenuto il massimo dalla mia giornata? Penso di sì, con un passo simile non si poteva fare molto di più”.(Alfonso Pereira)

Così all’arrivo dopo 71 giri:

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1 h. 56'48"894

2 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 8"277

3 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 34"155

4 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 34"208

5 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 40"845

6 - Carlos Sainz (Ferrari) - 50"188

7 – Pierre  Gasly (Alpine-Renault) - 56"093                                                                                                                                                                                                         8 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'02"859

9 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'09"880

10 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1 giro

11 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1 giro

12 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1 giro

13 - Daniel Ricciardo (Alpha Tauri-Honda) - 1 giro

14 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1 giro

Classifica Costruttori:

  1. RED BULL HONDA 782
  2. MERCEDES 382
  3. FERRARI 362
  4. MCLAREN MERCEDES 282
  5. ASTON MARTIN MERCEDES 261
  6. ALPINE RENAULT 108
  7. WILLIAMS MERCEDES 28
  8. ALPHATAURI HONDA 21
  9. ALFA ROMEO FERRARI 16
  10. HAAS FERRARI 12