19/03/2024
Direttore: Franco Liistro

IL SALONE DELL’AUTO E DEL CAR DESIGN MA TORINO ANCORA CAPITALE DELL’AUTO?

Torino. Mercoledì si alza il sipario sulla quarta edizione del Salone dell’Auto al Parco del Valentino: una kermesse in cui a fianco delle auto con la presenza di ben 43 Case ci sarà grande spazio dedicato allo stile e al car design grazie alla presenza di ben 47 prototipi che hanno scritto pagine importanti nella storia dell’automotive.

Andrea Levy sembra aver vinto ancora una volta la sua battaglia nel proporre un modo nuovo di approcciarsi all’automobile e quest’anno il programma degli eventi collaterali è veramente ricco: basta pensare alla Supercar Night Parade che vedrà sfilare per le vie di Torino mercoledì sera un numero incredibile di vetture provenienti da tutta Italia, alla mostra dei prototipi, alla celebrazione dei 50 anni della Itadesign, alla mostra dei 70 anni di Porsche per finire con la quarta edizione del Gran Premio Parco Valentino che condurrà i concorrenti dal centro di Torino sino a Superga per poi scendere alla Reggia di Venaria.

Una serie di eventi   di grande interesse che fanno passare in secondo piano l’assenza dai viali del Parco di diversi Marchi importanti come Ford, Subaru, Lamborghini, Toyota, Citroen, DS e Nissan. Un primo segnale di sgretolamento della compatezza di partecipazione registrata lo scorso anno o la formula “kermesse”, e la dislocazione espositiva in diversi punti della città per esaudire i desideri delle Istituzioni cittadine, che molto successo riscuote in Inghilterra o negli Stati Uniti stenta a fare presa in casa nostra?

Sul Salone e nei convegni collaterali certamente aleggeranno gli effetti della presentazione del nuovo piano industriale di FCA presentato e illustrato venerdì scorso a Balocco da Sergio Marchionne. L’ultima programmazione industriale da parte del manager italo-canadese che a fine anno lascerà il suo impegno per dedicarsi esclusivamente (forse) solo alla Ferrari. Chi sarà chiamato a ricoprire il suo incarico (Alfredo Altavilla o Palmer?) si troverà in pratica già il compitino fatto e magari avendo altre idee dovrà subirlo.

Un piano industriale con qualche luce ma diverse….zone d’ombra.Indubbiamente l’annuncio dell’azzeramento dell’indebitamento netto è una gran bella notizia che oltretutto serve a rendere più appetibile l’approccio con qualche potenziale acquirente di tutto il pacchetto o solo di qualche Marchio…”FCA azzererà entro giugno l'indebitamento netto industriale: la riduzione del debito, infatti, è stato uno dei principali obiettivi degli ultimi 5 anni e a fine mese la posizione finanziaria netta sarà positiva. Entro il 2022, poi, FCA raggiungerà la piena capacità produttiva negli stabilimenti italiani ed europei: l'obiettivo sarà raggiunto attraverso un mix più redditizio di modelli di marchi premium e prodotti verdi del brand Fiat".

I punti interrogativi nascono però quando Marchionne ha parlato di prodotto. Solo alcuni mesi orsono Marchionne non voleva sentire parlare di “elettrico”, definendolo ancora più inquinante degli attuali carburanti. Ora , quasi con un doppio salto mortale, veniamo a sapere che il diesel entro tre anni andrà in soffitta, o in cantina, e che obiettivo primario sarà l’ibrido e il tutto green. La vettura di partenza sarà la 500 che esiste già negli USA al prezzo di 33.000 dollari, come dire 29.500 Euro !! E chi la compra?

Jeep, Alfa Romeo e Maserati (con motorizzazioni Ferrari), RAM ovvero i Veicoli Commerciali saranno i soli marchi globali: per Maserati obiettivo 100.000 unità, per Alfa Romeo 400.000 mentre, dopo aver in pratica ridotto Lancia a custode brand con la sola Ypsilon, un destino non certo fulgido è disegnato per Fiat e per la stessa Chrysler………

……. "La Fiat 500 diventerà una City Car elettrica perché è il veicolo ideale per una soluzione pienamente elettrica. Ci sarà il lancio di un nuovo modello, la Giardiniera, una piccola auto sempre della famiglia delle elettrificate, e si può ampliare il successo della Fiat Panda con una motorizzazione ecologica. Lo spazio per la Fiat in Europa verrà ridefinito, il marchio deve operare in un'area più esclusiva del mercato: city car e 500 sono aree in cui la Fiat può avere un ruolo, così come in America Latina. Noi abbiamo assunto una decisione molto chiara vogliamo parlare dei brand globali del gruppo, quindi prevalentemente Jeep, Alfa e Maserati: neanche Chrysler può diventare un brand globale. Aumenteremo i lanci dei prodotti per i marchi premium, a mano a mano che prodotti come la Punto inizieranno di uscita di produzione".

In questi anni diversi modelli non sono stati rimpiazzati e al momento di uscire di produzione non hanno certo creato rimpianti….Freemont, Thema, Delta, Flavia Cabrio che non è andata oltre il lancio di presentazione, tanto per fare qualche esempio.

Le prospettive sono tutt’altro che rosee ed è difficile capire come, con una produzione che non potrà superare il milione di unità, sia possibile arrivare alla piena capacità produttiva in tutti gli stabilimenti. Che fine faranno Mirafiori o lo stabilimento Bertone, Cassino, Melfi E Pomigliano? In tutto questo che ruolo avrà ancora Torino nella strategia del Gruppo?. Le Istituzioni comunali e regionali hanno già manifesto più che una preoccupazione anche perché ancora una volta tutto il tessuto di aziende piccole e medie che ruota intorno all’automotive si è appena ripreso ed ora potrebbe rischiare di vedere andare in fumo i sacrifici di questi anni.(Franco Liistro)

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