28/03/2024
Direttore: Franco Liistro

RIDE VETTEL PER GLI ERRORI DI HAMILTON E DELLA MERCEDES

 

 

Sakhir. Vittoria n° 44 di Vettel e seconda vittoria stagionale, non succedeva dal 2012. Dopo il mezzo disastro in qualifica era evidente che Vettel avrebbe dovuto giocarsi ogni chance allo spegnersi del semaforo. Così è stato il ferrarista ha bruciato Hamilton mettendosi in coda  a Bottas  che ha resistito dodici giri poi Vettel è passato al comando  approfittando, questa volta  la fortuna lo ha aiutato,  mentre le due Mercedes dovevano rientrare ai box per il pit stop chè è stato a sua volta decisivo.

Bottas per cambiare le gomme   dal momento che le posteriori accusavano mancanza di grip  per errata pressione  mentre Hamilton si beccava una penalizzazione di cinque secondi per aver ostacolato Ricciardo in pit lane. Cinque secondi che sono stati,almeno sulla carta, l’ago della bilancia  per la vittoria finale.

Vettel montava ancora supersoft con l’obbligo  di rientrare ancora una volta mentre Hamilton  montava le soft  con la chiara intenzione di arrivare a fine gara.

La gara è stato in pratica un testa a testa, a distanza, tra il pilota della Ferrari  e l’inglese della Mercedes. Sono loro oggi i protagonisti del mondiale 2017 e lo saranno per tutta la stagione.

Gli ultimi 12 giri sono stati uno spettacolo, con Vettel  al comando e Hamilton staccato  di 16 secondi ( gomme soft quando sarebbe stato più opportuno supersoft ancora a disposizione del pilota  e scontati i 5 secondi di penalità),  sono stati  qualcosa che non si vedeva da tempo: Vettel al comando  ed Hamilton scatenato a inseguire con tempi record ad ogni giro.

Una Formula 1 d’altri tempi !!  Vettel ha vinto ma Hamilton c’è ! La Ferrari ha in pratica  annullato il gap in gara ma non in qualifica  ed anche in gara la Mercedes era più veloce di 9 chilometri e c’è da attendersi una reazione del team di Toto Wolf che ha annunciato sostanziose novità di sviluppo forse già per la prossima gara  a fine mese in Russia sicuramente per il Gran Premio di Spagna a metà maggio.

Dietro Vettel ed Hamilton il vuoto. Bottas  dopo l’exploit  di sabato  non ha confermato in gara di essere ancora il “piede” che la Mercedes voleva al posto di Rosberg, Raikkonen, in pratica già licenziato in Cina dal presidente Sergio Marchionne, in diretta televisiva, con parole  che sono state dei macigni in grado di demolire  anche un uomo d’acciaio,  ha dato segni di vita…a singhiozzo senza però incidere  sull’esito della gara e su un piazzamento di prestigio. Per lui il quarto posto è ancora una condanna.

Le qualifiche avevano riportato in alto la Red Bull, ma in gara dopo 13 giri le monoposto “con le ali”, sono presto scomparse: Verstappen fuori per rottura di un disco freni, Ricciardo a lottare con una monoposto che sembrava essere diventata improvvisamente una lumaca dopo l’intervento della safety car. Chris Horner ostenta sicurezza, ben sa che da sempre le  creature di Adrian Newey migliorano  gara dopo gara ma non è il massimo vedere le monoposto  impossibilitate  a reagire, eppure la qualifica  sono state un bel segnale. Non rimane che attendere in attesa delle prove verità.

Senza infamia ma senza lode le Williams, le Haas e le Force India mentre Hulkenberg ha aperto uno spiraglio di luce sul futuro della Renault di contro non riesce a portare a casa un risultato di prestigio la Toro Rosso: Daniil Kvyat è un cavallo pazzo  mentre Sainz è alla disperata ricerca del “colpo grosso” e finisce per sbagliare.

Povero Alonso ! L’ex campione del mondo sta vivendo le pene dell’inferno. Ci mette tutto quello che può, i sorpassi  che ha effettuato sono da manuale poi la McLaren quando si torna sul dritto paga una mancanza di potenza di circa 100 cavalli ed anche uno come Alonso deve arrendersi anche perché è già un miracolo che il propulsore regga alla distanza, oggi si è rotto a un giro dalla fine .

Allo spagnolo non rimane che andare a cercare gloria sui circuiti americani, alla 500 Miglia di Indy. Un segnale che il team è allo sbando in balia dei motoristi della Honda che in due anni non sono ancora riusciti a trovare il bandolo della matassa. Se fosse ancora di moda l’harakiri, in Giappone, nei laboratori Honda,  da tempo sarebbe iniziata una serie di suicidi  senza fine. Probabilmente con Ron Dennis al comando del team una decisione drastica sarebbe già stata presa…..sayonara !

HANNO DETTO:

Sergio Marchionne:«È naturalmente una grande soddisfazione tornare sul gradino più alto del podio con Sebastian. Ma è ancora più importante avere a questo punto la certezza che la vittoria di Melbourne non è stata un caso e che questo Mondiale ci vedrà protagonisti fino alla fine. Possiamo contare finalmente su una monoposto competitiva ed è importante constatare la velocità con cui abbiamo apportato gli sviluppi necessari per ogni gara. Tutto questo è frutto di un eccellente lavoro in pista come a Maranello, quindi i miei complimenti, oltre a Seb per il risultato in Bahrein, vanno a tutta la squadra. Congratulazioni anche a Kimi, autore di una buona gara. Sappiamo però che il cammino è ancora lungo e se vogliamo arrivare al traguardo più importante non possiamo diminuire il nostro impegno e la concentrazione»

Maurizio Arrivabene:«Questa è una squadra che ha dimostrato determinazione, coraggio e un po' di follia. Questo è nel DNA della Ferrari, dei nostri ragazzi (quelli che sono qui e quelli che sono a casa) e dei nostri tifosi, è uno dei valori creati 70 anni fa. C'è voluto coraggio ad affrontare la qualifica pensando alla gara. C'è voluta un po' di follia e tanta determinazione. Bravi tutti. Sono felice, però il campionato è lungo e bisogna continuare così, non molliamo mai: forza Ferrari!»

Sebastian Vettel:«Siamo i più veloci. Buona Pasqua, grazie mille! La macchina è stata un piacere. Giornata fantastica, amo quello che faccio... non trovo altre parole, Alla partenza mi sono subito reso conto che eravamo veloci, quindi ho cercato di pressare Bottas fin da subito, non è stato facile. È andata bene. Sono stato fortunato: dopo la safety car, sono uscito a mi sono trovato davanti, per fortuna. Ho controllato bene la macchina e la gara, è stato come un sogno oggi. È stata una vittoria di squadra: mi sto godendo la macchina, ma è presto per fare programmi a lunga scadenza. Siamo solo all'inizio. Sono contento per il team, per i ragazzi che lavorano giorno e notte. Adesso farò i test: quando scendo, non vedo l'ora di risalire sulla macchina»

Lewis Hamilton: «Congratulazioni a Sebastian Vettel, è stata una gara molto difficile per me, 5 secondi di ritardo sono tanti. Non sono partito benissimo, ho cercato di recuperare, ho dato tutto quello che avevo, mi dispiace per il team. La Ferrari ha fatto un gran lavoro. Adesso ci raduneremo con la squadra e torneremo più forti di prima. Sono deluso, certo, perché ho perso dei punti e anche per il team».

Valtteri Bottas: “E' stata una gara complicata, ho faticato a tenere passo. Ho faticato con il posteriore. In tutti gli stint non riuscivo a tenere lo sterzo, ho avuto il sovrasterzo per tutta la gara ed è per questo che il passo era lento.E' un vero peccato, dopo la giornata di sabatoil mio obiettivo era molto più ambizioso. Nel complesso è stato il mio miglior weekend ma devo fare meglio d'ora in avanti»

Kimi Raikkonen:«Non so che problema ho avuto in partenza, dovete chiederlo al team. Per me, comunque, nel complesso, è stato un week-end deludente. Non ho altro da aggiungere».

Mario Isola, (Pirelli):“La strategia è stata al centro di questa gara, influenzata all’inizio anche dall’ingresso della safety car. Ad ogni modo, la strategia a due soste era chiaramente quella ideale in queste condizioni, anche se abbiamo visto diverse varianti a seconda dell’ordine in cui i piloti hanno utilizzato supersoft e soft. Condizioni più fresche rispetto ai giorni scorsi ha portato ad un degrado più basso per la Supersoft e ad una buona consistenza per la Soft”.(John Sturm)

ORDINE DI ARRIVO:

1.Sebastian Vettel (Ferrari) - 57 giri
2. Lewis Hamilton (Mercedes) - 6"660
3. Valtteri Bottas (Mercedes) - 20"397
4. Kimi Raikkonen (Ferrari) - 22"475
5. Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 39"346
6. Felipe Massa (Williams-Mercedes) - 54"326
7. Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 1'02"606
8. Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1'24"865
9. Nico Hulkenberg (Renault) - 1'20"188
10. Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 1'35"711
11. Pascal Wehrlein (Sauber-Ferrari) - 1 giro
12. Daniil Kvyat (Toro Rosso-Renault) - 1 giro
13. Jolyon Palmer (Renault) - 1 giro

Classifica campionato piloti
1.Vettel 68; 2.Hamilton 61; 3.Bottas 38; 4.Raikkonen 34; 5.Verstappen 25; 6.Ricciardo 22; 7.Massa 16; 7.Sainz 10; 8.Massa, Perez 8; 10.Magnussen 4; 11.Kvyat, Ocon 2.

Classifica  campionato costruttori
1.Ferrari 102; 2.Mercedes 99; 3.Red Bull-Renault 47; 4.Force India-Mercedes 17; 5.Williams-Mercedes 16; 6.Toro Rosso-Renault 12; 7.Haas-Ferrari 8; 8.Renault 2