26/04/2024
Direttore: Franco Liistro

ALLA FESTA PER I CAMPIONI FIA 2016 NICO ROSBERG ANNUCIA IL RITIRO

 

 

Vienna. Nel bel mezzo del Gala FIA di premiazione dei campioni 2016 Nico Rosberg ha annunciato il ritiro dalle competizioni a soli quattro giorni dal secondo posto al Gran Premio di Abu Dhabi che lo ha consacrato campione del mondo di F.1 a 34 anni dall’identico traguardo raggiunto dal padre Keke.

"Ho deciso di chiudere la mia carriera in F1. Sin da quando avevo 6 anni avevo un sogno, ed era quello di diventare campione del mondo della Formula 1. Ora l'ho raggiunto, ho dato tutto per questo obiettivo per 25 anni e con l'aiuto di chi mi circonda, con l'aiuto dei tifosi, della famiglia e dei miei amici sono riuscito a farcela quest'anno", ha detto il neo campione del mondo, È stata un'esperienza incredibile qualcosa che ricorderò per sempre. Certo è stato anche molto difficile, specie negli ultimi due anni con le sconfitte patite contro Lewis, momenti davvero difficili che hanno dato una spinta alle mie motivazioni in un modo che non credevo fosse possibile per tornare a combattere e a realizzare il mio sogno. Ho scalato la mia montagna, sono in vetta. E questo mi fa stare bene.A pensare al ritiro da campione del mondo ho cominciato a pensarci a Suzuka, in ottobre, ossia da quando il titolo è stato alla mia portata, mi sono deciso in maniera definitiva a compiere questo passo lunedì sera, dopo un giorno di riflessione" dopo il Gran Premio di Abu Dhabi. La sola cosa che in un qualche modo ha reso difficile la decisione è che ora lascio la mia squadra in una situazione complicata. Però Toto Wolff ha capito. Ha semplicemente voluto essere sicuro che fossi assolutamente convinto della scelta e questo mi ha rassicurato. La cosa che mi rende più orgoglioso di quello che ho raggiunto nelle corse sarà sempre l'essere diventato campione del mondo con questo incredibile gruppo di persone, le Frecce d'argento".

Belle parole che però testimoniano come Rosberg non abbia resistito alla pressione ed abbia vissuto le ultime settimane con la forza dei nervi. Ha vinto il titolo ma a gioco lungo ha anche perso o meglio ha preferito ritirarsi all’apice della gloria.

Una scelta che ha precedenti illustri…… da Lauda a Schumacher, passando per Prost o in tempi ancora più lontani Stewart. Lo stesso è avvenuto nel tennis con Borg, Sampras o un anno fa con la Pennetta che vinti gli Open USA ha detto addio. Nelle moto c’è Stoner, nel calcio Platini.

Insomma la decisione di Rosberg non è un caso “mosca bianca”: anche i campioni logorati a livello psicologico preferiscono uscire dalla porta principale piuttosto che affrontare un triste declino nel momento in cui i risultati cominciano a diventare difficili e sulla strada di Rosberg ci sarebbe stato ancora Hamilton che sino ad ora ha vinto molto più di lui dopo essere riuscito a darsi uno stile di vita …..più scanzonato.

Di certo Rosberg lascia la Mercedes con una bella “patata da pelare”…ora c’è un volante libero, non un volante qualsiasi ma quello della Mercedes ovvero la monoposto che nelle ultime stagioni ha lasciato agli avversari solo qualche briciola.

E in queste ore già è iniziato il valzer dei piloti papabili….Alonso, Sainz, Vettel. Difficilmente Lauda e Wolff esamineranno candidature di illustri figurine, più probabile che cercheranno di pescare tra i giovani emergenti (Giovinazzi e Vehrleinr?) come sulla sponda Red Bull ha fatto da tempo Chris Horner che però ha al suo fianco Helmuto Marko che di talenti ne ha già pescati parecchi….Vettel, Ricciardo, Verstappen, Sainz ecc.ecc.

HANNO DETTO:

Toto Wolff: "Per noi è una situazione inaspettata. Nico ha deciso di chiudere con la F1 nel momento culminante della sua carriera, un testamento alla forza del suo carattere, una decisione coraggiosa che ho accettato. Chi al suo posto? Ci prendiamo il tempo che occorre per fare le nostre valutazioni. È difficile catturare l'essenza di una persona in poche parole però Nico ha una speciale combinazione di talento naturale e spirito guerriero che lo hanno portato a dove è oggi. Durante la sua carriera la gente ha sempre pensato che per lui ci fosse un tappeto rosso dispiegato verso la vittoria perché era il figlio di un campione del mondo. In un certo senso credo che questo abbia reso la sfida più grande, e significa che Nico ha dovuto lottare ancora più duramente per reggere sulle spalle il peso di quelle aspettative. Noi come Mercedes gli possiamo solo dire "grazie" per l'incredibile contributo ai nostri successi, accanto a campioni come Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Ora siamo come squadra in una situazione inaspettata ma tutto sommato è anche molto motivante perché l'anno prossimo ci saranno nuove regole e c'è un posto libero in Mercedes. Ci prendiamo del tempo e troveremo la giusta soluzione per il nostro futuro".

Lewis Hamilton: "Probabilmente sono uno dei pochi a non essere stupito ma questo è perché conosco Nico da tanto. È la prima volta in 18 anni che ha vinto lui dunque non mi stupisce la sua scelta. Però lui ha anche una famiglia, ha una figlia, e la Formula 1 assorbe molto tempo. Abbiamo iniziato a sfidarci a 13 anni e abbiamo sempre sognato di diventare campioni. E quando sono arrivato in Mercedes e lui era nel team è stato come se i nostri discorsi di bambini rivivessero. Il 2017 sarà strano sarà un po' triste non averlo in squadra. Mancherà alla Formula 1, gli auguro ogni bene. Io ho sempre e soltanto chiesto di avere pari condizioni rispetto al mio compagno, finché si viene trattati correttamente non ci sono preoccupazioni su chi sia il compagno di squadra. Abbiamo grandi dirigenti e sono certo che faranno le scelte giuste. Io sono in Mercedes per correre, amo correre, penso solo a tuffarmi nella prossima stagione e spero in un risultato migliore".

Maurizio Arrivabene. «Non sono in grado di commentare ho saputo soltanto la notizia secca del ritiro, ma non ne conosco i motivi».

Flavio Briatore: «Ho appena visto la notizia e mi fa molto strano, è inspiegabile, ma vediamo cosa succede, ribadisco non so che dire se non che mi sembra molto, molto strano». (Franco Liistro)