19/04/2024
Direttore: Franco Liistro

LA LEGGE MERCEDES :1° HAMILTON,2° ROSBERG; RED BULL DAVANTI ALLA FERRARI

Budapest. Vittoria n° 48 di Lewis Hamilton che prosegue nella sua serie con cinque vittorie nelle ultime sei gare ma sopratutto é un successo che porta il campione del mondo in testa alla classifica   e se riuscisse nell'impresa di vincere anche domenica prossima ad Hockenheim per Rosberg sarebbe una brutta botta a livello psicologico.

Hamilton ha costruito la vittoria già all'accendersi del semaforo verde grazie, finalmente a una partenza perfetta cosa che invece stranamente non é riuscita a Rosberg e poi ha condotto sempre in testa con un continuo elastico con il suo compagno di squadra. Ogni tanto Rosberg si avvicinava a meno di un secondo ed ogni volta Hamilton ristabiliva le distanze. Un giochino che ha illuso anche gli inseguitori ma la facilità con cui i due di testa ristabilivano le distanze sta a confermare che la Mercedes ha sempre ancora un margine da sfruttare in caso di...pericolo.

E' stato un Gran Premio con il gioco delle coppie. Sapendo che la coppia numero uno é quella Mercedes quale é la seconda del campionato? Oggi a Budapest ha vinto ai punti, per migliore piazzamento, la Red Bull. Per i primi 40-45 giri la Red Bull é stata superba con Ricciardo che al via ha seminato il panico tra le Stelle d'Argento inserendosi tra le due. Ma la Red Bull   ha confermato di avere raggiunto uno standard di prestazioni sia in qualifica sia in gara e sopratutto di avere ai box delle "menti " pensanti che sanno guardare oltre la situazione contingente come quando inaspettatamente hanno anticipato i pit stop. Strategia riuscita perfettamente con Ricciardo meno con Verstappen ma al tirare delle somme il bilancio é positivo anche se gli ultimi giri hanno fatto soffrire non poco Chris Horner e AdrianNewey tornato ai box per controllare lo stato della sua creatura.

La Ferrari é andata meglio del previsto ma ancora una volta il bilancio non è positivo. Ancora una volta i piloti hanno pagato, Raikkonen in primis, gli errori di un box che per le qualifiche non ne imbrocca mai una tanto che lo stesso Vettel sabato pomeriggio ha usato parole poco eleganti nei confronti dei suoi tecnici.

Se si esamina freddamente la gara di Vettel non c'è molto da rallegrarsi. Il pilota tedesco sino al secondo pit stop non solo perdeva dalla Mercedes ma perdeva decimi dalle due Red Bull, meglio é andato ancora una volta Raikkonen anche la sua rimonta era data per scontata essendo partito con gomme più dure che gli permettevano di passare quelli costretti al primo pit.

Il quarto e il sesto posto finale é comunque un risultato che permette a Maurizio Arrivabene & C.di salvare per il momento il posto e la "toccata" tra Raikkonen e Verstappen é un buon alibi sempre che Sergio Marchionne ...ci creda. Al Presidente vedere e sentire gente che rimpiange Montezemolo e Domenicali proprio non va giù e il nervoso aumenta dal momento che perso il titolo piloti anche quello Costruttori oramai è molto a rischio (termine ottimistico) e poi le cifre parlano chiaro ....rispetto all'anno passato la Ferrari ha lasciato per strada oltre trenta punti e sopratutto le vittorie erano state due, quest'anno invece...

Il problema per Marchionne é però trovare sostituti affidabili che garantiscano esperienza e carisma nel ricompattare e motivare la squadra mentre per il settore tecnico il cammino é ancora più difficile visto che il dipartimento progettazione e sviluppo é drammaticamente...povero di cervelli e quelli presso gli altri top team ben si guardano dal lasciarsi tentare.

Alle spalle dei primi sei i solini noti con Sainz, Bottas, Hulkenberg e Perez con un Alonso che porta a casa un settimo posto. Per l'ex campione del mondo é un premio alla sua pazienza, chissà se verrà il giorno in cui la Honda lo ripagherà con un salto di qualità?

Appuntamento a domenica prossima. Si corre in Germania come dire in casa di Rosberg e di Vettel ma anche in casa della Mercedes....chi sarà profeta in patria? (Ferenc Nagy)

Hanno detto:

Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “Oggi abbiamo avuto le temperature della pista più alte viste da inizio stagione dopo il pomeriggio di pioggia torrenziale di ieri. Pioggia che ha fatto sì che i piloti avessero una buona quantità di pneumatici nuovi tra cui scegliere per la gara, situazione che hanno sfruttato al meglio. In queste condizioni impegnative tutti hanno spinto dall’inizio alla fine, adottando per la maggior parte una strategia di due soste, come avevamo previsto. Alcuni hanno tentato delle alternative, vedi gli approcci diversi di Red Bull e Ferrari”.

Sebastian Vettel:«L'unica cosa che potevo fare era mettere sotto pressione le Red Bull, poi è stato difficile. Non ci aspettavamo che Ricciardo rientrasse ai box così presto. Comunque ero più veloce e avevo gli pneumatici più freschi, ma su questa pista è difficile sorpassare. Molti dicono che è come Monaco, forse qui è un po' più semplice... alla fine ero un secondo piu' veloce. Come risultato sono dietro Daniel, ma come passo eravamo più veloci, in Germania dipenderà da noi fare un buon sabato, fare le qualifiche per bene, e a quel punto saremmo favoriti per la domenica»

Max Verstappen: «Non sono stato scorretto con Kimi, assolutamente. Mi sono mosso una volta sola, dipendeva dall'altro pilota evitarmi. La nostra gara è stata compromessa dopo la prima sosta perché sono rimasto bloccato dietro Kimi e Sebastian e le gomme si sono surriscaldate. Comunque le Red Bull si stanno avvicinando nella classifica costruttori,speriamo di superarli»

Maurizio Arrivabene:«Abbiamo chiamato Charlie Whiting per segnalargli la doppia manovra ma secondo loro non s'è visto niente. Bisogna regalargli un paio d'occhiali. C'è sempre una scusa buona come il discorso delle condizioni eccezionali: è una condizione eccezionale quando piove e mi riferisco a sabato. Kimi ha dimostrato di meritare il suo contratto anche Sebastian ha fatto una grande gara, peccato che sia partito in quella posizione lì altrimenti il risultato sarebbe stato diverso. Questa è una squadra che ha grinta, molto forte. Questa squadra è forte ed è unita. Il morale basso è una storia che qualcuno mette in giro per far arrivare davvero il morale basso ma noi non ci arrendiamo mai».

Kimi Raikkonen: «C'è stato uno spostamento anomalo da parte di Verstappen, ho dovuto mollare perchè altrimenti l'avrei colpito.«Ho danneggiato l'ala anteriore. Anche la seconda volta ho dovuto rinunciare. Oggi ero particolarmente veloce, dopo la giornata di ieri devo dire che la vettura è andata molto bene»,

ORDINE DI ARRIVO DOPO 70 GIRI:

1.Lewis Hamilton (Mercedes W07) - 1 h.40'30"115
2. Nico Rosberg (Mercedes W07) - 1"977
3. Daniel Ricciardo (Red Bull RB12-Tag) - 27"539
4. Sebastian Vettel (Ferrari SF16-H) - 28"213
5. Max Verstappen (Red Bull RB12-Tag) - 48"659
6. Kimi Raikkonen (Ferrari SF16-H) - 49"044
7. Fernando Alonso (McLaren MP4/31-Honda) - 1 giro
8. Carlos Sainz (Toro Rosso STR11-Ferrari) - 1 giro
9. Valtteri Bottas (Williams FW38-Mercedes) - 1 giro
10. Nico Hulkenberg (Force India VJM09-Mercedes) - 1 giro
11. Sergio Perez (Force India VJM09-Mercedes) - 1 giro
12. Jolyon Palmer (Renault RS16) - 1 giro
13. Esteban Gutierrez (Haas VF16-Ferrari) - 1 giro
14. Romain Grosjean (Haas VF16-Ferrari) - 1 giro
15. Kevin Magnussen (Renault RS16) - 1 giro
16. Daniil Kvyat (Toro Rosso STR11-Ferrari) - 1 giro
17. Felipe Nasr (Sauber C35-Ferrari) - 1 giro
18. Felipe Massa (Williams FW38-Mercedes) - 2 giri
19. Pascal Wehrlein (Manor MRT05-Mercedes) - 2 giri
20. Marcus Ericsson (Sauber C35-Ferrari) - 2 giri
21. Rio Haryanto (Manor MRT05-Mercedes) - 2 giri

Classifica campionato piloti
1.Hamilton 192; 2.Rosberg 186; 3.Ricciardo 115; 4.Raikkonen 114; 5.Vettel 110; 6.Verstappen 100; 7.Bottas 56; 8.Perez 47; 9.Massa 38: 10.Sainz 30; 11.Grosjean 28; 12.Hulkenberg 27; 13.Alonso 24; 14.Kvyat 23; 15.Button 13; 16.Magnussen 6; 17.Wehrlein, Fittipaldi 1.

Classifica campionato costruttori
1.Mercedes 378; 2.Ferrari 224; 3.Red Bull-Tag 223; 4.Williams-Mercedes 94; 5.Force India-Mercedes 74; 6.Toro Rosso-Ferrari 45; 7.McLaren-Honda 38; 8.Haas-Ferrari 28; 9.Renault 6; 10.Manor-Mercedes 1.