25/04/2024
Direttore: Franco Liistro

FINALMENTE!! JAMIE GREEN VINCE, CONVINCE ED E' SECONDO NEL DTM

Zandvoort. Jamie Green quando era in Mercedes era un pilota vincente, ma indietro nel "ranking" ed è passato alla squadra con la vettura migliore: Audi. Ma da allora ha sofferto molto, troppo, prima del magico week end olandese: sabato secondo, oggi primo, di colpo si ritrova secondo in classifica a soli 7 punti da Wittmann con la peggiore vettura del lotto, la BMW M4 che accusa ormai il peso della vetustà del progetto.

Il driver del Team Rosberg, scattato bene dalla Pole, non si è lasciato sfuggire la ricca occasione e durante i 39 giri non ha sbagliato nulla: impresa per nulla facile, considerata l'alta abrasività dei 4'307 metri del sinuoso circuito sulle dune.

L'inglese ha tenuto il comando durante tutta la corsa tranne che nei pochi giri del giro dei Pit stop, anche se nei primi 12 giri il vincitore di Gara 1 Robert Wickens gli ha reso la vita difficile, ma Jamie (complice la maggiore efficienza del suo box) è uscito davanti con un se secondo, fino ad accumularne oltre 9 sul traguardo, nonostante i tanti sorpassi che lo hanno impegnato a causa del Pit stop anticipato: il più impegnativo è stato quello su Daniel Juncadella (che non mollava... Ma era davanti!) alla Tarzan, mentre i piloti Audi si scansavano con metri di anticipo!

Il tentativo più pericoloso si è visto all'11° giro quando il "boscaiolo" della Mercedes ha provato la frenata impossibile alla Tarzan con i pneumatici da sostituire, mentre l'inglese era nettamente fuori traiettoria (e non se l'aspettava...) e così alla Gerlacht non si è visto lo spettacolo....

Alla fine del "valzer" dei pit stop al 28° giro, Green aveva già un vantaggio di oltre 3 secondi, con Wickens che (via radio box) si è liberato di Paffett, seguiti da Vietoris e da Edo Mortara: l'italiano di Ginevra (terzo al traguardo) è stato protagonista di una Gara maiuscola caratterizzata da un pit stop record al termine del quale è uscito quasi affiancato a Vietoris (e non è stato penalizzato per qualche pseudo "unsafe release" che poteva passare nella mente insana dei Kommissari - TUTTI ANTI AUDI).

Quando si poteva pensare che ci si avviasse ad una corsa "di conserva" con le posizioni cristallizzate sono cominciate ad emergere le differenze tra le vetture migliori e quelle peggiori, cioè tra chi consuma bene i pneumatici grazie ad assetti e ripartizioni dei pesi corrette e chi si affida solo alla gomma per correggere cinematiche approssimate.

Le Mercedes in questa loro debacle sono state paradigmatiche e in successione abbiamo visto Wickens, attaccato da Paffett, andare per prati alla Master e rientrare ai box per "fare il tagliando", Vietoris forare la posteriore sinistra e le BMW ridurre il ritmo per non compromettere tutta la classifica che li vede primeggiare con Marco Wittmann (quarto sotto la bandiera, ma insidiato da Nico Mueller) a quota 105 punti.

Bisogna aggiungere che anche Edo Mortara ha dovuto "tirare i remi in barca" e rinunciare ad attaccare Paffett a causa di "sinistre" vibrazioni dell'arte rigore che lo hanno portato a far prevalere la "ragion di campionato), visto che occupa il terzo posto.

Da segnalare la bella rimonta di Mattias Ekstroem che ha ritardato il Pit stop fino all'ultimo momento, ritrovandosi a battagliare e superare, con gomme fresche, Blomqvist, Auer (autore di un bellissimo sorpasso su Tomczyk alla Tarzan) e Di Resta, chiudendo al 7° posto dietro a Timo Glock.

Al 25° passaggio, Maximilian Goetz ha speronato malamente Esteban Ocon e il tedesco si è dovuto ritirare: in casa Mercedes la lotta in famiglia fa proseliti.... Ritirati anche Maxime Martin e Miguel Molina, con la sua Audi danneggiata dopo un alterco con Antonio Felix Da Costa, che ha frenato in rettifilo per ostacolare il catalano.

Ultima nota il debutto di Renè Rast sulla RS5 DTM di Adrien Tambay che dopo l'incidente senza colpa di Gara 1 ha accusato forti dolori al polso sinistro: il forte tedesco ha ben figurato e chissà che non abbia solo anticipato i tempi, vedremo più avanti il "toto-piloti".

Il campionato ha effettuato ormai il "giro di boa" e l'assetto delle forze in campo è ben delineato, con le Audi nettamente superiori, le Mercedes competitive a "corrente alternata" e le BMW fanalino di coda: per fortuna dei perdenti hanno inventato il BOP che rivoluziona i valori in campo (e se non basta scatta l'aiutino....).

La prossima gara a Mosca sarà probabilmente la carta di tornasole, ma il tutto si deciderà forse solo a Hockenheim nella "Grosse Finale". (Guido M. Pedone)

Ordine di arrivo - Gara 2- 39 giri:


1 - Jamie Green (Audi RS5) - Rosberg - in 1h.01'54"997

2 - Gary Paffett (Mercedes C63) - ART - 9"731

3 - Edoardo Mortara (Audi RS5) - Abt - 14"153

4 - Marco Wittmann (BMW M4) - RMG - 18"833

5 - Nico Mueller (Audi RS5) - Abt - 19"629

6 - Timo Glock (BMW M4) - RMG - 21"455

7 - Mattias Ekstroem (Audi RS5) - Abt - 24"135

8 - Paul Di Resta (Mercedes C63) - HWA - 28"983

9 - Lucas Auer (Mercedes C63) - Muecke - 29"430

10 - Tom Blomqvist (BMW M4) - RBM - 29"875

11 - Martin Tomczyk (BMW M4) - Schnitzer - 34"349

12 - Daniel Juncadella (Mercedes C63) - HWA - 34"807

13 - Augusto Farfus (BMW M4) - MTEK - 36"509

14 - Bruno Spengler (BMW M4) - MTEK - 37"729

15 - Mike Rockenfeller (Audi RS5) - Phoenix - 39"818

16 - Robert Wickens (Mercedes C63) - HWA - 40"345

17 - Antonio Felix Da Costa (BMW M4) - Schnitzer - 45"028

18 - Esteban Ocon (Mercedes C63) - ART - 46"187

19 - René Rast (Audi RS5) - Rosberg - 46"623

20 - Christian Vietoris (Mercedes C63) - Muecke - 4 giri

Il campionato dopo 10 di 18 gare

1.Wittmann 105 punti; 2.Green 98; 3.Mortara 88; 4.Wickens 83; 5.Di Resta 74; 6.Martin 63; 7.Mueller 62; 8.Ekstroem 58; 9.Blomqvist 53; 10.Paffett 52