20/04/2024
Direttore: Franco Liistro

IN FORMULA E SUONA LA MARSIGLIESE PER ERIC VERGNE E LA RENAULT, PROFETI IN PATRIA

Parigi. Dallo splendore di Roma a Parigi, la location dell’ottavo round della Formula E non è stata da meno. Si è corso nella zona des Invalides, a due passi da Place de la Concorde, storica sede della FIA, a poche centinaia di metri dalla Torre Eiffel. Il circuito forse non ha risposto però alle aspettative: un po’ troppo stretto e con una sequenza di curve da mettere a dura prova la resistenza fisica dei piloti che si sono affrontati sulla distanza di 49 giri senza aver la possibilità di tirare il fiato dal momento che di rettilinei degni di questo nome neppure l’ombra.

Per Jean Eric Vergne è la vittoria più bella. Non solo perché conquistata davanti al pubblico di casa ma soprattutto perché consente al pilota del team Techeetah di assestare un colpo micidiale agli avversari allungando in classifica generale sull'agguerrito Sam Bird (DS Virgin Racing), oggi terzo al traguardo, alle spalle del campione in carica Lucas Di Grassi (Audi Sport Abt), autore di un'altra grande gara.

Vergne profeta in patria, fatto non proprio di tutti i giorni, come pure la Renault che ha vinto anche il derby, tutto francese, con la DS Automobiles che è uno dei brands del Gruppo PSA, con Peugeot e Citroen.

Per Vergne è stato il sabato perfetto, dopo la delusione dell'E-Prix di Roma: scattato dalla pole ha dettato fin da subito il passo, cercando di scrollarsi dalla scia Bird e il compagno di squadra André Lotterer. Nel frattempo Lucas Di Grassi se la vedeva con un irriducibile Engel con l’obiettivo di risalire il più possibile.

Non sono mancati, come sempre, i colpi di scena: al giro 1 contatto tra Evans e Blonqvist, mentre al giro 13 viene esposta la bandiera nera con disco arancio per Prost, che stava procedendo con l'ala danneggiata.

La prima parte della gara sino al cambio della vettura la corsa è stata abbastanza noiosa con il trio di testa a fare l’andatura ma senza neppure cercando di variare le posizioni.

Tutto però era destinato a cambiare con la sosta al box per cambiare la monoposto. Tra il giro 25 e il 27 tutti i piloti sono rientrati ai box, : Vergne mantiene la testa della gara, mente alle sue spalle infuria una lotta senza esclusione di colpi tra Bird e Lotterer mentre è ancora lontano Di Grassi. Il pilota tedesco va all’assalto e riesce a passare con un’azione di forza senza neppure riportare danni da un contatto pesante con Bird. Del loro inevitabile rallentamento ne approfitta Di Grassi che prima li raggiunge e poi passa entrambi-

Ma non è finita …Lotterer nel tentativo di resistere “brucia” troppa energia e le batterie si svuotano pesantemente costringendolo a procedere a andatura da turisti.   Bird a a tre curve dalla fine se lo trova improvvisamente davanti , la botta è inevitabile. Lotterer procede a passo duomo con l’ala posteriori in frantumi e in poco più di duecento metri per ben tre posizioni. Bird chiude al terzo posto arrivando al traguardo su tre ruote con la sospensione anteriore destra distrutta.

La soddisfazione di Vergne è talmente incontenibile da abbracciare, sul podio della premiazione, sia Agag che Jean Todt e il sindaco Hidalgo come se fossero amici di lunga data e dopo sintetizza così la sua terza vittoria: «La gara è stata buona dall'inizio alla fine, ho sempre controllato. Devo ringraziare la squadra per avermi dato una macchina molto competitiva.Pole e vittoria a Parigi, è un risultato incredibile». Ne ha ben donde, ora il suo vantaggio su Bird, l’unico in grado di impensierirlo, è salito a 31 punti.

A parte i primi tre protagonisti buona la gara anche di Buemi,Maro Engel e Abt mentre sono in netto ribasso le azioni di Rosenqvist e della Mahindra che non hanno ancora assorbito la delusione provata a Roma e di Josè Maria Lopez che oramai ne combina di tutti i colori ad ogni gara. Ancora una volta fuori dalla top ten Edoardo Mortara.L’italiano era stato autore di una bella rimonta poi un contatto con Lopez ha rovinato la sua gara. Inesistenti pure la Jaguar solo quindicesima con Evans e l’americana Dragon con D’Ambrosio dodicesimo.

La Nio ha sostituito Luca Filippi con il cinese Ma Qing Hua. Nel cambio non ci hanno affatto guadagnato a meno che alla base della decisione non ci sia stato una sostanziosa iniezione di dollari o euro o più semplicemente di renminbi, la moneta in uso nel suo Paese.Per fortuna Turvey è sempre positivo ed ha salvato il bilancio con il nono posto.

Tra venti giorni, il 19 maggio,  la Formula E sarà nuovamente in pista su un circuito ricavato all’interno dell’dell'Aeroporto di Berlino-Tempelhof. (Marc Canone)

ORDINE DI ARRIVO:

1.
Jean-Eric Vergne (Renault) - Techeetah – 49 giri
2. Lucas Di Grassi (Audi) - Audi – 4’’882
3. Sam Bird (DS Virgin) - DS Virgin – 8’’897
4. Maro Engel (Venturi) - Venturi – 9’’287
5. Sebastien Buemi (Renault) - Renault e.dams – 10’’194
6. André Lotterer (Renault) - Techeetah – 10’’855
7. Daniel Abt (Audi) - Audi – 13’’918
8. Felix Rosenqvist (Mahindra) - Mahindra – 15’’271
9. Oliver Turvey (NextEV) - NIO – 19’’557
10. Jose Maria Lopez (Penske) - Dragon – 20’’989 
11. Nick Heidfeld (Mahindra) - Mahindra – 21’’698
12. Jerome D'Ambrosio (Penske) - Dragon – 26’’723
13. Edoardo Mortara (Venturi) - Venturi – 29’’937
14. Alex Lynn (DS Virgin) - DS Virgin – 43’’112
15. Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar – 43’’989
16. Nicolas Prost (Renault) - Renault e.dams – + 1 giro 
17.
Ma Qing Hua (NextEV) - NIO – + 3 giri

Classifica campionato
1.Vergne 147; 2.Bird 116; 3.Rosenqvist 86; 4.Buemi 70; 5.Di Grassi 58; 6.Abt 56; 7.Piquet Jr 45; 8.Evans 43; 9.Lotterer 41; 10.Turvey 34.