18/04/2024
Direttore: Franco Liistro

VETTEL IN VOLATA SU BOTTAS, HAMILTON LIMITA I DANNI, FESTA TORO ROSSO

Sakhir. Da tempo non si assisteva a un finale di gara come quello visto in Barhein : una gara disputata sui nervi e sulle strategie nell’utilizzare le differenti mescole di gomme. Alla fine a vinto Vettel con un margine di sette decimi su un Bottas protagonista al via nel bruciare Raikkonen e protagonista negli ultimi dieci giri di una rimonta spettacolare con un non riuscito tentativo di sorpasso a un giro dalla fine.. Hamilton partito in nona posizione ha chiuso al terzo posto limitando così i danni.

Non è stata grande festa in casa Ferrari: Raikkonen, rientrato al 36° giro per il secondo pit stop, è ripartito prima che la posteriore sinistra fosse fissata travolgendo uno dei meccanici che ha riportato gravi fratture ad una gamba (tibia e perone). Un episodio che certo non depone a favore del pilota finlandese e dell’organizzazione e operatività del team. Il ritiro di Raikkonen è stato inevitabile.

Gli eroi di giornata però sono stati quelli della Toro Rosso grazie a un Pierre Gasly che ha chiuso alle spalle dei primi con una gara estremamente positiva e una condotta in pista che più concreta non si può. Se si confermerà nelle prossime gare allora Helmut Marko avrà visto bene ancora una volta, almeno lui ha di che sorridere in una giornata nera, anzi nerissima, per la Red Bull che nei primi due giri ha perso entrambe le macchine: Ricciardo per problemi elettrici, Verstappen per i soliti rischi, inutili, che talvolta l’olandesino si prende: che senso aveva attaccare Hamilton già nel primo giro?

Ancora una gara positiva per la Haas con Magnussen anche se si fanno sempre più insistenti i sospetti che la Haas sia una fotocopia della Ferrari, bene anche la Mclaren con entrambi i piloti nei primi otto mentre promosse a metà la Renault con Hulkenberg e la Sauber con Ericsson. Force India e soprattutto Williams invece sono state clamorosamente bocciate: in pratica mai in gara. Dove è finito il brillante Perez degli scorsi anni? Stroll e Sirotkin, soprattutto il russo, sembrano ancora troppo acerbi. Forse è il caso di concedergli un turno di riposo e lasciare spazio alla riserva Kubica.

La gara  è stata quasi una partita a scacchi tra Ferrari e Mercedes. Ferrari che aveva impostato la gara su due pit stop ( gomme supersoft e soft) e Mercedes che invece puntava su un solo pit stop (gomme soft e gomme medie). Il ritiro di Raikkonen ha costretto Vettel a una sola sosta   sperando che la gomma soft tenesse sino alla fine perché altrimenti la gara sarebbe stata persa. Al momento si è pensato a una follia, a una lucida follia.

Vettel ha fatto miracoli ma negli ultimi dieci giri le “gialle” hanno cominciato a cedere mentre le “bianche” di Bottas non davano ovviamente segni di usura. E così si è arrivati agli ultimissimi giri con Bottas sempre in scia di Vettel che però essendo davanti è sempre riuscito a impostare le giuste linee non lasciando a Bottas la minima possibilità.

In classifica ora Vettel ha 17 punti su Hamilton , dopo due gare incominciano ad essere un bel tesoretto, ma domenica c’è già la gara in Cina. All’orizzonte c’è una nuova battaglia su un circuito più classico, più che una battaglia sarà vera guerra, la Mercedes non si può permettere una gara di soli piazzamenti. Per gli uomini di Wolf la vittoria diventa un obbligo. (John Sturm)

Hanno detto:

 Sergio Marchionne: «Per prima cosa voglio augurare al nostro meccanico una pronta guarigione e di tornare presto in pista. E’ stato un weekend consistente che ci ha visto protagonisti sin dalle libere. La gara è stata difficile, Sebastian ha guidato da vero campione e mi spiace per Kimi che sicuramente poteva andare a podio.Questo GP conferma che la scuderia Ferrari ha un’ottima monoposto, una squadra solida e due piloti in gran forma, ma dimostra anche quanto vicini e forti siano i nostri avversari. Ed è per questo che, a costo di essere ripetitivo, è bene ricordarsi sempre che ci aspetta un cammino lungo e che dobbiamo mantenere alta la concentrazione, continuando a lavorare con impegno e passione come sappiamo fare. Solo così potremo dare ai nostri tifosi tante altre domeniche ricche di soddisfazioni».

 Sebastian Vettel: «Credo di aver detto in radio a 10 giri dalla fine che tutto era sotto controllo, ma ho mentito. In quel momento il passo di Bottas, che spingeva forte alle mie spalle, mi faceva credere che non ce l'avrei fatta a resistere. Ho provato a fare il possibile, ma nello stint finale le Mercedes erano forti: hanno visto la nostra strategia e si sono regolati di conseguenza, ho cercato di gestire le gomme e mi sono bastate appena. Una volta che era chiaro che loro non si sarebbero fermati siamo rimasti fuori anche noi perché a quel punto era chiaro che non avevamo nulla da perdere. Quando vinci in questo modo ha un sapore speciale. È una bella sensazione, ma sono un po' triste perché una vettura si è fermata e un meccanico si è fatto male: speriamo si riprenda presto. Mamma mia, che impresa. Le gomme erano finite. Grazie a tutti, successo straordinario».

Valtteri Bottas: «Essere secondo con un margine così piccolo è deludente, ma la prossima volta proverò a migliorare. Noi abbiamo scelto inizialmente una mescola più dura e speravamo di poter approfittare di questo durante la gara - aggiunge Bottas - purtroppo Vettel non ha mai sbagliato e per me non c'è mai stato lo spazio per poter passare in testa».

Mario Isola – Responsabile Pirelli Car Racing: “È stato un GP assolutamente emozionante e avvincente che ha prodotto esattamente ciò che ci aspettavamo da questa generazione di pneumatici: strategie differenti, gare molto combattute e un finale entusiasmante che ha visto alcuni tra i migliori piloti al mondo sfidarsi fino all’ultima curva. La gestione delle gomme è stata la vera chiave del successo di Vettel, con un ultimo stint da 39 giri sulle soft al di là di ogni previsione. Mercedes è riuscita a portare entrambi i piloti sul podio con una strategia a una sosta, mentre teoricamente la più veloce era su due pit stop. Questa decisione ha modificato una gara tatticamente complessa, con un finale da brividi. Complimenti a Pierre Gasly e a Toro Rosso per il 4° posto finale e un augurio di pronta guarigione al meccanico Ferrari che si è infortunato durante il secondo pit stop di Raikkonen”.

ORDINE DI ARRIVO DOPO 57 GIRI:

1.Sebastian Vettel (Ferrari) – 1 h.32'01"940 
2. Valtteri Bottas (Mercedes) - 0"699
3. Lewis Hamilton (Mercedes) - 6"512
4. Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1'02"234
5. Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'15"046
6. Nico Hulkenberg (Renault) - 1'39"024
7. Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 1 giro
8. Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 1 giro
9. Marcus Ericsson (Sauber-Alfa Romeo) - 1 giro
10. Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 1 giro
11. Carlos Sainz (Renault) - 1 giro
12. Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 1 giro
13. Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
14. Charles Leclerc (Sauber-Alfa Romeo) - 1 giro
15. Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1 giro
16. Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 1 giro
17. Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 1 giro

Classifica campionato piloti:
1.Vettel 50; 2.Hamilton 33; 3.Bottas 22; 4.Alonso 16; 5.Raikkonen 15; 6.Hulkenberg 14; 7.Ricciardo, Gasly 12; 9.Magnussen 10; 10.Verstappen 8; 11.Vandoorne 6; 12.Ericsson 2; 13.Sainz, Ocon 1.

Classifica campionato costruttori:
1.Ferrari 65; 2.Mercedes 55; 3.McLaren-Renault 22; 4.Red Bull-Renault 20; 5.Renault 15; 6.Toro Rosso-Honda 12; 7.Haas-Ferrari 10; 8.Sauber-Ferrari 2; 9.Force India-Mercedes 1.